OSSARIO di SOLFERINO

Un piccolo comune a sud del lago di Garda, un luogo dove si è costruita l'Italia, le cui campagne furono il palcoscenico di una feroce battaglia tra gli eserciti Francese ed Austriaco, il 24 giugno 1859. Le migliaia di caduti di questa carneficina furono frettolosamente sepolti in fosse comuni nei campi teatro dei combattimenti. Cadaveri talvolta ricoperti da uno strato talmente esiguo di terra che numerosi resti cominciarono macabramente a rispuntare dal terreno poco tempo dopo la loro sepoltura. Si penso allora di raccogliere i miseri resti di questi soldati e dargli più degna sepoltura in un ossario comune, dove coloro che furono nemici in vita, potessero trovare fratellanza nell'aldilà, come sottolinea una targa in marmo all'ingresso della chiesetta. Nel 1869 si avviarono i lavori di disseppellimento grazie all'interessamento del conte Luigi Torelli, senatore dell'appena costituito Regno d'Italia, e nel giugno del 1870 venne inaugurata la struttura che ancor oggi possiamo vedere, e dove possiamo meditare sul valore effimero delle nostre terrene bandiere e dei nostri colori, che ci dividono su questa terra, ma non ci possono allontanare dalla nostra comune sorte, al di fuori di questo pianeta.


A place where Italy was built, the scene of a fierce battle between the French and Austrian armies, on June 24, 1859. The thousands who died of this carnage were hastily buried in mass graves in the battlefields. Corpses sometimes covered by a so small layer of earth that occasionally began to reappear from the ground shortly after the burial. Then residents think of collect the poor remains of these martyrs and giving them more dignified burial in a common ossuary, where those who were enemies in life, found brotherhood in the afterlife, as a marble plaque underlines at the entrance to the church. In 1869 the excavation works were started thanks to the interest of Count Luigi Torelli, senator of the newly established Kingdom of Italy, and in June 1870 the structure was apened as we can still see today, and where we can meditate on the value of our flags and our colors, which divide us on this earth, but they cannot distance us from our common destiny, outside this planet.